Rispondo a due domande sull’ikebana che mi sono state fatte spesso nel corso degli anni:

Si usano i rami secchi o spogli?

Esistono ikebana senza fiori?

La risposta che mi sento di dare viene dal mio personale modo di interpretare e vivere quest’arte, ed è unica per entrambe le domande.

Tutte le composizioni dovrebbero sempre rappresentare un’ideale continuità tra mondo esterno e interno, come se fossero una sorta di calendario vivente che, giorno dopo giorno, porta nelle nostre case i messaggi di bellezza e di armonia della natura.

Saremo quindi tanto più vicini allo spirito originario dell’ikebana quanto più assecondiamo il ritmo delle stagioni, mettendo in risalto la ciclica trasformazione degli elementi naturali.

I rami secchi o spogli, accostati a materiali vivi e verdi, raccontano l’evolversi spontaneo della vita.

Anche un ikebana senza fiori ha molto da trasmetterci. Penso ad esempio alla sensazione di forza che emana un ramo di pino, all’eleganza che hanno alcune foglie, come quelle dell’aspidistra, o alla gioiosa allegria delle bacche autunnali. La loro bellezza non è certo secondaria rispetto a quella dei fiori.

Lasciamoci sorprendere dai nostri ikebana! Se in inverno non ci sono fiori in giardino, raccogliamo un ramo che ci colpisce per la sua forma e disponiamolo con amore in un vaso. Sarà capace di raccontarci una bella storia.

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